UN NUOVO INIZIO
Siamo di fronte a una crisi globale che colpisce Piombino più che
altrove. La crisi di Piombino è la rinuncia ad una diversificazione economica
di qualità, con una politica che negli ultimi anni ha depotenziato i progetti
migliori (vedi i parchi, lo sviluppo rurale, i beni culturali, la piccola
impresa, la nautica, la formazione e l’educazione ambientale), rinunciando al
risanamento ambientale, smantellando la formazione di capitale umano,
consumando risorse indispensabili e abbassando i livelli di partecipazione.
Piombino è oggi una città seduta ad aspettare inutilmente che i ripetuti
annunci si tramutino in fatti concreti. Sarà un’attesa vana se non ci sarà un
vero e profondo cambiamento nel modo di governare la città.
Per questo c’è bisogno di un nuovo inizio.
ENTI LOCALI
CONTRO LA CRISI
Abbiamo più volte constatato negli ultimi mesi come la
portata della crisi economica abbia determinato un arretramento senza
precedenti nella storia rispetto alle conquiste date fin qui per scontate, un
arretramento violento che, in poche settimane, ha riportato il mondo, l’Europa
e l’Italia, a prendere atto di licenziamenti di massa, della precarizzazione
dell’esistenza dei cittadini e dell’esclusione di ogni diritto: aumento
vertiginoso della cassa integrazione e della disoccupazione, endemicità del
precariato e crescita della povertà in fasce sempre più diffuse della
popolazione.
E’ perciò fondamentale che nelle piattaforme programmatiche
per il governo dei Comuni ci siano punti
chiari:
1-
Creare d’intesa tra
Comuni e Regioni, fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione.
2-
Diminuire le tariffe
dei servizi (asili nido - refezione etc) e previsione di una fascia di
esenzione, o del suo ampliamento, per le famiglie monoreddito dei lavoratori
con un reddito netto inferiore ad €.15.000 l’anno.
3-
SOSPENSIONE delle RATE
dei MUTUI per la prima casa e per le piccole attività commerciali e artigiane,
attraverso convenzioni con gli istituti di credito.
4-
Difesa del potere
d’acquisto delle famiglie, favorendo l’iniziativa dei GAS (Gruppi d’acquisto
solidali) e dei GAP (Gruppi di acquisto popolare), favorendo i mercati su aree
pubbliche, concordando con i produttori iniziative promozionali di vendita
diretta, anche promuovendo accordi con la grande distribuzione.
5-
Esenzione dai
pagamenti per i servizi pubblici locali per i giovani disoccupati, precari o
comunque provenienti da famiglie a basso reddito.
6-
Verifiche fiscali per
evitare che chi più evade, e quindi meno contribuisce al mantenimento di quei servizi, sia
favorito nell’accesso agli stessi.
ISTITUZIONI, PARTITI, SOCIETA’,
CITTADINI
Occorre nel governo del Comune di Piombino una svolta radicale nel
senso della ricchezza della partecipazione, della trasparenza, del rispetto dei
cittadini.
- Riequilibrare
il potere del Sindaco, in maniera tale che il Consiglio Comunale possa
indirizzare, controllare e
valutare le decisioni fondamentali,
- Dotare i
gruppi consiliari delle strutture e dei mezzi necessari per svolgere le
loro funzioni in piena consapevolezza ed autonomia,
- Modificare
lo Statuto del Comune in maniera tale che l’uso del referendum consultivo
sia più agevole,
- Nominare
gli amministratori delle aziende partecipate attraverso procedure pubbliche nelle quali
siano esplicitati i criteri di scelta tra i quali quello primario della
competenza,
- Approvare
contestualmente al Bilancio Comunale tutti i bilanci della aziende
partecipate,
- Affidare
incarichi e consulenze in casi assolutamente eccezionali.
EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE
L’investimento nel capitale umano,
nell’intelligenza delle persone, nella loro capacità di sapere e saper fare è
la leva fondamentale per la partecipazione sociale, per la qualità dello
sviluppo per la vita dei singoli cittadini.
Il Comune operare per garantire:
- Partecipazione
degli adulti all'istruzione e alla formazione permanenti in misura pari al
15% degli adulti dai 25 ai 64 anni;
- Percentuale
media degli abbandoni scolastici prematuri non superiore al 10%;
- Quota di
adulti (da 30 a 34 anni) con un livello di studi elevato (diplomati scuola
media superiore) pari almeno del 45%;
- Media dei
giovani di 15 anni insufficienti nelle competenze di base (lettura,
matematica e scienze) dovrebbe essere inferiore al 15%, con una
particolare attenzione dedicata alla lotta contro gli squilibri tra i
sessi..
SANITÀ.
Guardia ginecologica e pediatrica 24 ore su 24; stabilizzazione delle
situazioni di precarietà nei reparti, riduzione dei tempi di prenotazione e
risposta per vari esami; pediatria e laboratorio analisi tornino ad essere
Unità Operative e non sezioni distaccate.
La particolare collocazione geografica dell’ospedale di Piombino,
lontano dai centri di Pisa e Livorno da una parte e da Grosseto dall’altra,
reclama un ruolo dello stesso sempre più qualificato ed organizzato.
La priorità assoluta è il potenziamento sul
territorio di una qualificata rete per le cure primarie, in primis potenziando
i supporti logistico-sanitari della ASL nei confronti delle esperienze di
aggregazione in gruppi dei medici di base, verso l’istituzione delle “unità di
cure primarie”. Ciò significa anche potenziare i segmenti extraospedalieri dei
percorsi assistenziali ed il loro efficace coordinamento con le attività
ospedaliere, in modo da “avvicinare” la risposta sanitaria agli utenti, ridurre
la domanda impropria verso il nosocomio e qualificarne le prestazioni nei casi
che appropriatamente richiedono il
ricovero.
In questa ottica vanno potenziate (in risorse
materiali, professionali e regolamentari) le varie forme di assistenza
domiciliare, di attività specialistica extraospedaliera ed in generale dei
servizi territoriali, anche attraverso l’elaborazione di specifici standards di
efficienza-efficacia oggi aleatori.
Strutture sanitarie territoriali forti sono la necessaria ed ineludibile
premessa per l’innovazione organizzativa dell’ospedale e per la sua
qualificazione, necessaria se si tiene conto delle distanze dai poli di
Livorno-Pisa e di Grosseto. Anche la questione di un eventuale nuovo presidio
ospedaliero non può essere affrontata (sia dal punto di vista finanziario che
strutturale e organizzativo) se prioritariamente non si avvia, in maniera
risoluta, il potenziamento della assistenza di base; altrimenti il cospicuo
investimento necessario alla costruzione di un nuovo ospedale assumerebbe il
sapore di una operazione speculativa e propagandistica: una cattedrale nel
deserto, di incerto futuro, fardello finanziario sulle spalle di chi ha bisogno
di assitenza sanitaria razionale e pianificata. Comunque una collocazione
territoriale diversa dalla attuale richiede un quadro certo di accordi su scala
regionale ed interprovinciale, un accurato studio sulla domanda e sui flussi
ospedalieri, chiarezza di indirizzi programmatici ed una larga consultazione
dei cittadini.
Vi sono inoltre delle emergenze che vanno
affrontate rapidamente invertendo le linee di tendenza: la piaga delle liste di
attesa, le situazioni di precarietà del personale sanitario ed ausiliario, il
progressivo strisciante depotenziamento delle strutture ospedaliere al di fuori
di ogni quadro di programmazione in funzione della effettiva domanda.
SOCIALE. UNA
NUOVA POLITICA ABITATIVA
E’ in questo contesto che deve essere programmata una nuova
stagione per l’affermazione del diritto alla casa ed il rilancio dell’edilizia
residenziale pubblica.
In particolare le nostre proposte sul tema riguardano:
- abolizione del canale libero dei canoni per le
abitazioni, e rafforzare la trattativa sindacale territoriale per il canone
concordato;
- obbligo all’affitto a canone sociale e sostenibile per
gli alloggi delle grandi proprietà pubbliche;
- certezza del diritto al sostegno all’affitto, anche
attraverso finanziamenti regionali e comunali per sostenere le famiglie che
hanno difficoltà;
- finanziamento (almeno l'1% della fiscalità generale
stato, regioni, enti locali) per la politica sociale della casa;
- bloccare tutti i progetti di dismissione del patrimonio
statale ed ERP, e recupero del patrimonio inutilizzato;
- prevedere interventi per la difesa e l’incremento della
residenza nei centri storici, contrastando i fenomeni d’espulsione speculativa;
Occorre inoltre assumere impegni immediati tra l’emergenza
e la programmazione abitativa:
- Iniziative umanitarie per offrire una sistemazione ai
senza tetto.
- Estendere la tutela verso le famiglie colpite da sfratto
per morosità incolpevole.
ASSETTO DEL TERRITORIO
Le decisioni adottate negli ultimi anni hanno incrinato fortemente la
credibilità del Comune in materia di pianificazione del territorio.
Già durante il precedente mandato v’erano state scelte errate, che
prendevano le mosse dallo stravolgimento del Piano Strutturale, con il
dimezzamento delle aree industriali da restituire alla città. L’ultima
amministrazione ha proseguito sulla stessa falsa riga, senza perseguire con
fermezza la riqualificazione del territorio avendo come obiettivo il
miglioramento della qualità della vita dei cittadini che risiedono più vicino
alla fabbrica.
Occorre ripristinare il principio dell’interesse pubblico nella
pianificazione urbanistica ripristinando un rapporto tra pubblico e privato nel
quale le decisioni pubbliche non siano una sequenza di interessi privati
incoerenti.
Ciò vale anche per il porto ed il suo sviluppo che deve essere
commisurato a una realistica
previsione, al recepimento dei finanziamenti, allo spostamento dei carbonili,
il tutto con la possibilità di rendere funzionali banchine e aree retrostanti.
AMBIENTE
L’obiettivo prioritario è la bonifica del territorio all’interno
dell’area industriale. Risanare le arre oggetto di discariche abusive prodotte
da scarto delle produzioni siderurgiche, spostamento e nuova cokeria
commisurata solo alle esigenze
dell’azienda, spostamento dei parchi minerali e di carbone in nuovi
impianti interrati e protetti, liberazione di parti del territorio non
utilizzati dall’industria per iniziative i “protezione ambientale”, attività di
produzione di energia rinnovabile, per nuove attività produttive non
inquinanti. L’obiettivo è la drastica diminuzione dell’inquinamento nella città
e sul territorio.
Ciò è possibile solo mediante un deciso intervento dello Stato nella
gestione della fabbrica. In mancanza, ci sarebbero delle speranze solo in caso
di acquisto da parte di un solo imprenditore dell’industria ora in
amministrazione straordinaria. Di sicuro sarà molto più difficile perseguire
tutele ambientali in caso di spezzettamento della fabbrica.
Occorre mettere in atto, anche attraverso incentivi, l’installazione
dei pannelli solari per le abitazioni, l’obbligo per le nuove costruzioni di
esse con la predisposizione di soluzioni per il risparmio energetico.
Trasformazione a metano della centrale ENEL di Torre del Sale. No a
centrali a Biomasse con filiera lunga.
Protezione e risanamento della costa e degli arenili soggetti a frane
ed erosione.
Rilancio della soc. Parchi in un discorso complessivo di salvaguardia e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali.
INFRASTRUTTURE
Priorità assoluta è la realizzazione della SS398.
E’ inoltre decisivo un sistema di mobilità persone e merci su ferrovia.
Il tanto paventato spostamento della stazione ferroviaria al Chiassatello può
avere un senso solo se si crea una tratta diretta Piombino – Campiglia, senza
interruzione e deviazioni, con la stazione al Porto sul tragitto, eliminando il
ramo tronco che conduce alla stazione marittima. Ciò sarebbe possibile
spostando quest’ultima alla vecchia stazione di Portovecchio, come abbiamo
spiegato con una delle osservazioni al piano urbanistico.
Il potenziamento ferroviario per merci in funzione dell’industria e del
porto è un terreno auspicabile sul quale incentrare una sinergia tra Regione,
FFSS, Autorità Portuale, Comune.
OPERE PUBBLICHE ED ARREDO URBANO
In questo contesto
l’obbiettivo è quello di migliorare la città dal punto di vista ambientale,
della sicurezza, della mobilità urbana; renderla più a misura dei bambini e
degli anziani, superare ogni barriera architettonica, procedere nella
riqualificazione di “parti” della città, valorizzare beni ambientali, culturali
e storici.
Per il centro
storico l’attuazione della nuova biblioteca e gli altri progetti, devono
procedere con il coinvolgimento dei cittadini. La riqualificazione di Marina ha
come condizione il risanamento e la messa in sicurezza della costa prospiciente
Cittadella.
Sono passati ormai
diversi anni e ancora assistiamo al triste spettacolo di una Piombino devastata
dai crolli e offesa nella tutela del suo panorama (vedi lo sfregio di via della
Pace).
Sono ancora urgenze:
portare a compimento
il progetto del Castello e dell’ex Pro-Patria e della completa loro valorizzazione,
Piano della mobilità
urbana, rivisitazione della zona ZTL, progetto parcheggi e sistema piste
ciclabili,
Riqualificazione di
via Petrarca, dell’area tra corso Italia e Porto, dei giardini e delle aree a
verde e parco,
Per lo sport
interventi sulle strutture esistenti per manutenzione, nuovo stadio,
ampliamento piscina, valorizzazione dell’attività sportiva, costruzione di
nuove palestre idonee a fornire risposte alla crescente domanda degli sportivi
di Piombino.
Interventi per la
messa in sicurezza della costa urbana e per l’attuazione di interventi contro
l’erosione, in particolare va risolto definitivamente il problema di Salivoli.
Per Baratti e costa
Est deve assolutamente partire il progetto contro l’erosione della spiagge in
un processo di revisione delle previsioni urbanistiche.
Per il Cotone e
Poggetto la qualificazione passa definitivamente dalla attuazione del progetto
di Città Futura, finora inattuato.
Per Riotorto
l’attuazione della nuova scuola elementare, materna, nido, deve procedere con un progetto di qualificazione
urbana, di valorizzazione ambientale,
Per Populonia St. interventi su strade, illuminazione, per nuove
aree a verde, valorizzazione della frazione in funzione del parco
Baratti-Populonia. Nuovo centro civico.
INIZIATIVE PER L’UGUAGLIANZA DI GENERE
E’ ovvio che l’uguaglianza di genere non può essere perseguita in un
solo Comune ma è anche vero che il
Comune non può dimenticarsene, tanto più a Piombino dove per fattori storici la
disuguaglianza, ad esempio per quel che riguarda il lavoro, è così accentuata.
Per questo, nell’ambito di una governo della
città che sempre ed in ogni decisione deve tener presente il tema
dell’uguaglianza di genere in tutti gli aspetti della vita sociale, economica e
politica, in particolare proponiamo quattro progetti:
- Incoraggiamento
e sostegno all’imprenditoria femminile,
- Garanzia e promozione dei diritti della donne alla
salute sessuale e riproduttiva,
- Potenziamento
e qualificazione dei servizi per fermare la violenza domestica e relativa
al genere, inclusa quella perpetrata ai danni delle donne appartenenti a
minoranze etniche,
- Uguale
rappresentanza per donne e uomini nel caso di scelte che tengano di conto
di competenza, preparazione e capacità.