Siamo fortemente preoccupati, dopo quest’operazione la Toscana sarà
divisa in tre sottoregioni sanitarie governate da tre sub assessori
direttamente dipendenti dal Presidente. “Un disegno centralista ed
autoritario,” per citare un articolo del Dr. Gavino Maciocco su Salute
Internazionale
Un disastro. Alla fine della legislatura il
governatore Rossi, prono ai voleri di austerità del Presidente del Consiglio,
si appresta sconvolgere l’intero sistema
sanitario regionale: 3 Asl invece di 12
i cui ambiti coincideranno con le tre Aree Vaste Nord Ovest, Centro e
Sud Est, più le tre Aziende Ospedaliere Universitarie. A dirigerle il Direttore
di Area Vasta, nominato dalla Giunta Regionale, a cui è affidata la
programmazione, l’attribuzione delle risorse, il monitoraggio, la verifica dei
piani operativi della nuova Asl e dell’Azienda
Ospedaliera Universitaria di riferimento.
Nel frattempo dal 1 marzo decadranno i Direttori
generali, Sanitari Amministrativi e dei Servizi Sociali, verranno nominati
dalla Giunta regionale tre Commissari e 12 Vice commissari che traghetteranno
il vecchio impianto verso il nuovo.
Questo è il quadro. Si mette in atto in fretta e
furia una riforma radicale e di importanza fondamentale per il SSR solo per
“fare cassa” dopo i tagli del Governo
Renzi ai trasferimenti alle Regioni: questo è chiaro dalla lettura della
relazione finanziaria dove si dice
-
che il nuovo assetto organizzativo sarà
razionalizzato e semplificato ottimizzando
l’uso delle risorse attraverso la riduzione dei costi sia di funzionamento che
di erogazione delle prestazioni sanitarie.
-
che tale
riduzione non è quantificabile e che ad
oggi i risparmi sono solo quelli ottenuti con il “venir meno” degli organi di
direzione delle 12 ASL, per un totale di € 2,740.000 circa.
Ecco, si spiana un Sistema Sanitario regionale per
avere subito 2.740.000 euro, poi non si
sa.
Gli artefici delle ulteriori riduzioni di costi,
ricordiamo, di funzionamento e di erogazione delle prestazioni sanitarie, saranno
in questi mesi i Commissari che come si
legge all’art. 10, “curano il processo di fusione” “semplificando i processi” “
razionalizzando le risorse” “riorganizzando il personale”, su quest’ultimo
punto “ facendo ricorso anche alla legge 135/2012 nei casi di eccedenza di
personale. E quale sarà il braccio armato dei Commissari per effettuare le
analisi organizzative per raggiungere quanto sopra? i vice commissari.
Questo avremo nei prossimi mesi: i Commissari
riorganizzeranno analizzando dove tagliare risorse patrimoniali e umane,
attraverso i vice commissari che non altra funzione avranno se non quella di
tagliatori di teste: ci sono 1000 pensionamenti da portare avanti, a detta di
Rossi, e se poi c’è ancora eccedenza, si passa alla mobilità, e poi c’è il
patrimonio immobiliare, anche lì accentrando accentrando e poi vendendo,
qualcosa si raggranellerà, vero Presidente?
Come si può pensare di ridurre il personale dopo
anni di blocco del turn over, con servizi il cui organico a volte coincide con i servizi minimi essenziali da
garantire in caso di sciopero! Come si può pensare che ciò non comporti anche
una dequalificazione dei servizi offerti al cittadino!
E il futuro assetto? Un fiorire di Dipartimenti
interaziendali, strutture elefantiache che programmeranno, coordineranno
attraverso altri Dipartimenti e Comitati di Dipartimenti. In questo marasma a
un certo punto si parla di consolidamento delle Zone Socio Sanitarie o Società
della Salute, ma non si dice altro, e noi ci chiediamo ma come saranno, a quale
livello di autonomia e che ambito avranno all’interno di questo enorme
territorio che, nel nostro caso, va da Massa all’Elba. Dal giornale invece si
apprende della volontà di far scomparire l’Ospedale per farne uno trizonale con
tre sedi, quindi anche la futura ( se ci sarà) Società della Salute sarà
trizonale? E dell’Ospedale a Riotorto del quale le Amministrazioni precedenti
si sono tanto riempite la bocca , non se ne sa più niente?
Altre cose ci inquietano in questo processo di
riassetto. Notiamo una spinta verso la privatizzazione quando nei “Principi del
riordino” si parla di “valorizzazione
del sistema del volontariato” ma soprattutto di “valorizzazione ed integrazione
degli operatori privati accreditati nelle strategie del sistema sanitario regionale”:
fine del sistema pubblico, si delegano al privato compiti propri
dell’assistenza diretta pubblica, tipo la specialistica e la diagnostica, non
solo, ma il privato, cosa gravissima a
nostro avviso, verrà inserito nelle scelte strategiche del sistema pubblico,
quindi nelle decisioni! Una vergogna!
Nella spinta verso la delega al privato dobbiamo inserire anche il
costituendo Dipartimento della Medicina Generale composto dai rappresentanti
dei Medici di Famiglia: con tutto il rispetto per i medici di famiglia che
tanta parte hanno nelle nostre vite, dobbiamo considerare però che questa
categoria è “privata, in quanto è legata al SSR da una Convenzione. Allora ci
chiediamo: con questo Dipartimento, pubblico,
una categoria “ privata” gestirà soldi “pubblici”? Oppure?
Non si sa niente di niente, questo è il fatto, se non che avremo davanti
mesi di inerzia e immobilismo nell’attesa che i Commissari consegnino nelle
mani dei Direttori tre Asl svuotate di quasi tutto, presumibilmente.
Rifondazione Comunista
Circolo “V. Corallini”
Via Marco Polo 4
57025 Piombino
tel /fax 0565 221429
link correlato :articolo del Dr. Gavino Maciocco su Salute Internazionale