lunedì 21 aprile 2014

La scuola deve essere pubblica. Ogni finanziamento alla scuola privata deve essere tagliato



“…trasformare sudditi in cittadini e’ un miracolo che solo la scuola  può compiere”
                                 P. Calamandrei, 1946

La scuola deve essere pubblica. Ogni finanziamento alla scuola privata deve essere tagliato.
Negli ultimi anni – tra il 2008 e il 2012- la scuola pubblica italiana ha subito tagli per oltre 8,5 miliardi di euro. Parallelamente sono stati destinati alle scuole paritarie circa 500 milioni di euro l’anno.  Ciò ha comportato una diminuzione di 100.000 insegnanti, 40.000 personale ATA, aumento delle classi pollaio ( + di 25 alunni per classe), riduzione degli insegnanti di sostegno e relative ore di supporto per ogni allievo, riduzione delle ore di insegnamento di materie fondamentali per lo sviluppo del pensiero critico ( storia, geografia, filosofia, fisica…), difficoltà a far fronte alle spese per la didattica e per la manutenzione straordinaria, e conseguenti problemi di edilizia scolastica ( infiltrazioni piovane in molte scuole, pericoli per l’agibilità, mancanza di laboratori, carenza di spazi per le lezioni di sostegno) Una simile gestione delle risorse colpisce le fasce sociali più svantaggiate e garantisce una formazione di più basso profilo che produrrà a lungo termine cittadini scarsamente dotati di strumenti di partecipazione democratica. Rifondazione comunista si impegna perché si rispetti realmente il limite dei 25 alunni per classe, perché si risolvano efficacemente i problemi relativi all’edilizia scolastica.
Rinnovo e rimodernamento dell’offerta formativa, ponendo attenzione da un lato ai nuovi possibili sviluppi produttivi e dall’altro alla valorizzazione delle discipline fondamentali per una formazione culturale adeguata. Rifondazione comunista si impegna a esercitare pressioni a tutti i livelli perché il Liceo Classico possa ripartire.
Contrasto alla dispersione scolastica ed incremento dei corsi di lingua per l’inserimento dei bambini immigrati affinché la scuola diventi anche luogo di scambio interculturale.
Rifondazione comunista si impegna ad eliminare progressivamente il disagio delle famiglie derivante dagli scarsi posti e dai costi elevati negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia.
Rifondazione Comunista si impegna a promuovere una revisione del Regolamento Urbanistico affinché la sede storica dell’ITI “Pacinotti” resti in funzione e continui a essere inserita nel contesto cittadino di cui fa storicamente parte sia perché la struttura è ancora agibile (anzi migliore rispetto a quella pur più recente del “Volta”) sia perché non si compia il progetto di trasferimento di tutte le Scuole Medie Superiori presso il villaggio scolastico in via della Pace, che isolerebbe la scuola dal tessuto cittadino di cui invece deve essere parte attiva.

Nessun commento:

Posta un commento