“…trasformare
sudditi in cittadini e’ un miracolo che solo la scuola può compiere”
P.
Calamandrei, 1946
La scuola
deve essere pubblica. Ogni finanziamento alla scuola privata deve essere
tagliato.
Negli ultimi anni – tra il 2008 e il 2012- la scuola pubblica
italiana ha subito tagli per oltre 8,5 miliardi di euro. Parallelamente sono
stati destinati alle scuole paritarie circa 500 milioni di euro l’anno. Ciò ha comportato una diminuzione di
100.000 insegnanti, 40.000 personale ATA, aumento delle classi pollaio ( + di
25 alunni per classe), riduzione degli insegnanti di sostegno e relative ore di
supporto per ogni allievo, riduzione delle ore di insegnamento di materie
fondamentali per lo sviluppo del pensiero critico ( storia, geografia,
filosofia, fisica…), difficoltà a far fronte alle spese per la didattica e per
la manutenzione straordinaria, e conseguenti problemi di edilizia scolastica (
infiltrazioni piovane in molte scuole, pericoli per l’agibilità, mancanza di
laboratori, carenza di spazi per le lezioni di sostegno) Una simile gestione delle risorse colpisce le fasce sociali più
svantaggiate e garantisce una formazione di più basso profilo che produrrà a
lungo termine cittadini scarsamente dotati di strumenti di partecipazione
democratica. Rifondazione comunista si impegna perché si rispetti realmente il
limite dei 25 alunni per classe, perché si risolvano efficacemente i problemi
relativi all’edilizia scolastica.
Rinnovo e
rimodernamento dell’offerta formativa, ponendo attenzione da un lato ai
nuovi possibili sviluppi produttivi e dall’altro alla valorizzazione delle
discipline fondamentali per una formazione culturale adeguata. Rifondazione
comunista si impegna a esercitare pressioni a tutti i livelli perché il Liceo
Classico possa ripartire.
Contrasto
alla dispersione scolastica ed incremento dei corsi di lingua per l’inserimento
dei bambini immigrati affinché la scuola diventi anche luogo di scambio
interculturale.
Rifondazione
comunista si impegna ad eliminare progressivamente il disagio delle famiglie
derivante dagli scarsi posti e dai costi elevati negli asili nido e nelle
scuole dell’infanzia.
Rifondazione Comunista si impegna a promuovere una revisione
del Regolamento Urbanistico affinché la sede storica dell’ITI “Pacinotti” resti
in funzione e continui a essere inserita nel contesto cittadino di cui fa
storicamente parte sia perché la struttura è ancora agibile (anzi migliore
rispetto a quella pur più recente del “Volta”) sia perché non si compia il
progetto di trasferimento di tutte le Scuole Medie Superiori presso il
villaggio scolastico in via della Pace, che isolerebbe la scuola dal tessuto
cittadino di cui invece deve essere parte attiva.
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