Il Presidente della Regione Toscana dice, che
tra due settimane dovrebbe essere firmato un protocollo con cui il governo si
impegna a creare a Piombino un polo di rottamazione per le navi militari. A
dire di Rossi, questa impresa dovrebbe creare 1000 posti di lavoro. Una
prospettiva del genere non può che trovarci entusiasti. Però ci chiediamo, 1000
posti di lavoro sono tanti, com’è possibile che vengano generati da un’impresa
di demolizione di navi? Per questo ci auguriamo che la promessa di Rossi non
abbia più che altro scopi elettorali, per far stare i Piombinesi “buoni” e non
cambiare voto. Speriamo che le notizie non cambino una settimana dopo le
elezioni. I cittadini sono stanchi di chi promette invano posti di lavoro.
Detto questo, è anche vero che le cose si
possono fare in tanti modi. E’ essenziale quindi che sia protetta la salute dei
cittadini con la costruzione di impianti adeguati ad una corretta lavorazione
di tutte le sostanze inquinanti contenute nella navi militari.
Rossi afferma anche che Costa Crociere dovrebbe
costruire a Piombino gli impianti di manutenzione delle proprie navi. BENE! Però, perché il porto di Piombino diventi veramente il nuovo volano
dell’economia sarà indispensabile dotarlo di un retro porto che assicuri sia lo
sviluppo di cantieri idonei sia sufficienti aree di stoccaggio per le merci.
Per questo è necessario che il Comune si riappropri delle zone inutilizzate
situate fra il vecchio corso del Cornia e quello nuovo.
Posto ciò, sarebbe bene che certe soluzioni
venissero assunte in maniera più partecipata e trasparente, affinché i
cittadini possano conoscere effettivamente ciò che avviene sopra le proprie
teste.
Partito Rifondazione Comunista Circolo “V. Corallini”
Piombino
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