mercoledì 9 aprile 2014

PROGRAMMA SINTETICO RIFONDAZIONE COMUNISTA PIOMBINO E LISTA CANDIDATI






PROGRAMMA SINTETICO PRC PIOMBINO

ENTI LOCALI CONTRO LA CRISI

1. Creare d’intesa tra Comuni e Regioni, fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione.
2. Diminuire le tariffe dei servizi (asili nido, refezione etc) e previsione di una fascia di esenzione, o del suo ampliamento per le famiglie monoreddito dei lavoratori con reddito netto inferiore ad € 15.000 l’anno.
3. Difesa del potere d’acquisto delle famiglie, favorendo l’iniziativa dei gas (Gruppi di Acquisto Solidali) e GAP ( gruppi di Acquisto Popolare), favorendo i mercati su aree pubbliche, concordando con i produttori iniziative promozionali di vendita diretta, anche promuovendo accordi con la grande distribuzione.
4. Esenzione dai pagamenti  per i servizi pubblici locali per i giovani disoccupati, precari, o comunque provenienti da famiglie a basso reddito.
5.Verifiche fiscali per evitare che chi più evade, e quindi meno contribuisce al mantenimento di quei servizi, sia favorito nell’accesso agli stessi.

PUBBLICA ISTRUZIONE

1. La scuola deve essere pubblica. Ogni finanziamento alle scuole paritarie deve essere tagliato.
2. Rinnovo e rimordenamento dell’offerta formativa, ponendo attenzione da un lato ai nuovi possibili sviluppi produttivi della città, dall’altro alla valorizzazione dello studio delle discipline base per una formazione culturale adeguata, per riuscire a ricostituire almeno una classe di quarta ginnasio del Liceo Classico.
3. Contrastare la dispersione scolastica.
4. Incremento dei corsi di lingua per l’inserimento dei bambini immigrati affinché la scuola diventi anche luogo di scambio culturale.

SANITA’

1. Il Servizio Sanitario Nazionale è e deve rimanere totalmente pubblico, disancorato dal pareggio di bilancio in quanto la sanità è un servizio pubblico essenziale. La salute è un diritto garantito dall’art. 32 della Costituzione e non una merce.
2. Potenziamento dell’Ospedale di Villamarina. Noi non vogliamo un nuovo Ospedale, basta quello che abbiamo, l’importante è che funzioni e che sia adeguato  ai bisogni  della popolazione del territorio della Val di Cornia.
3. Pieno utilizzo della diagnostica anche con orari flessibili nell’arco delle 12 ore, attraverso incremento di personale con la creazione di posti di lavoro specializzati. Tutto ciò al fine di diminuire le liste di attesa senza utilizzo del privato.
4. Potenziamento dell’integrazione Ospedale Territorio con attenzione ai percorso di accompagnamento del cittadino durante l’iter di cura e riabilitazione, anche attraverso lo sviluppo della Casa della Salute.
5. Attenzione alle problematiche di disagio giovanile ed infantile, attraverso il potenziamento dei servizi consultoriali.
6. Consolidamento della gestione condivisa , integrata e solidale delle funzioni sociali e di alta integrazione. Potenziamento del servizio di assistenza sociale.

POLITICHE ABITATIVE

1. Affermazione del diritto alla casa e rilancio dell’edilizia residenziale pubblica. Incentivazione dell’affitto a canone concordato
3. Obbligo all’affitto a canone sociale degli alloggi delle grandi proprietà pubbliche
4. Certezza del diritto del sostegno all’affitto ( finanziamenti regionali e comunali) per le famiglie in difficoltà,
5. Finanziamento con almeno l’1% della fiscalità generale (Stato, Regioni, Enti Locali) per la politica sociale della casa.
6. Impegni immediati per l’emergenza abitativa, ed estensione della tutela alle le famiglie sfrattate per morosità incolpevole.

ASSETTO DEL TERRITORIO,  INFRASTRUTTURE

1. Ripristinare il principio dell’interesse pubblico nella pianificazione urbanistica con un rapporto pubblico privato nel quale le decisioni pubbliche non siano una sequenza di interessi privati incoerenti.
2. Effettuazione di interventi di protezione e risanamento della costa e degli arenili soggetti ad erosione
3. Eliminazione delle barriere architettoniche, anche a tutela dei diritti delle categorie più “deboli” ( anziani, disabili..)
4.  No alla realizzazione della Fiorentina Diaccioni  e assoluta priorità al compimento della SS 398.
5. Potenziamento sistema di mobilità persone e merci su ferrovia, anche in funzione dello sviluppo dell’industria e del porto.

OPERE PUBBLICHE ED ARREDO URBANO

1. Basta con costruzioni che offendono la città e il suo  panorama ( vedi via della Pace e RTA a Salivoli)
2. Interventi di riqualificazione di varie aree della città ( Portici, Piazza Dante, aree tra Corso Italia e il Porto). Compimento del progetto Castello e sua valorizzazione senza ulteriori attività ricettive. Realizzazione di nuove palestre. Realizzazione di una Cittadella Delle Associazioni.
3. Progetto contro l’erosione delle spiagge a Baratti e in Costa est in un processo di revisione delle previsioni urbanistiche che non prevedano nuove costruzioni o nuove strutture ricettive.
4. Incremento dell’opera di riqualificazione di Cotone e Poggetto
5. Riqualificazione urbana e di valorizzazione ambientale per Riotorto e Populonia, anche per la loro vicinanza a zone parco.

COMMERCIO

1. Attivare politiche di aiuto, di formazione e di assistenza tecnica per le attività commerciali, esistenti e nuove, idonee a contenere e, ove possibile, riparare i guasti generati dalle liberalizzazioni e dall'abolizione dei piani commerciali. 

AMBIENTE E INDUSTRIA

1. Bonifica del territorio all’interno dell’area industriale: risanamento aree oggetto di discariche abusive, spostamento e nuova cokeria, spostamento dei parchi minerali e di carbone in impianti interrati e protetti, liberazione di parti non utilizzate dall’industria per realizzare iniziative di protezione ambientale, attività di produzione di energia rinnovabile, attività produttive non inquinanti.. Ciò sarà possibile solo con con intervento dello STATO nella gestione della fabbrica o , in mancanza, con l’acquisto da parte di un unico imprenditore. Sarà  tutto  più difficile in caso di spezzettamento della fabbrica.
2. SI’ al Polo della rottamazione, ma realizzato nel rispetto del regolamento europeo, affinché sia protetta la salute dei cittadini con la costruzione di impianti adeguati ad una corretta lavorazione di tutte le sostanze inquinati delle navi, e sia garantita una ricaduta occupazionale sul territorio.
3. SI’ allo sviluppo del porto, ma dotato di un retroporto adeguato a consentire lo sviluppo di cantieri idonei e ad assicurare sufficienti aree di stoccaggio delle merci,.Quindi il Comune si deve riappropriare delle Zone inutilizzate fra il vecchio e il nuovo corso del Cornia.     


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