venerdì 25 aprile 2014

PROGRAMMA SINTETICO ELEZIONI 2014 PARTITO RIFONDAZIONE COMUNISTA




UN NUOVO INIZIO

Siamo di fronte a una crisi globale che colpisce Piombino più che altrove. La crisi di Piombino è la rinuncia ad una diversificazione economica di qualità, con una politica che negli ultimi anni ha depotenziato i progetti migliori (vedi i parchi, lo sviluppo rurale, i beni culturali, la piccola impresa, la nautica, la formazione e l’educazione ambientale), rinunciando al risanamento ambientale, smantellando la formazione di capitale umano, consumando risorse indispensabili e abbassando i livelli di partecipazione. Piombino è oggi una città seduta ad aspettare inutilmente che i ripetuti annunci si tramutino in fatti concreti. Sarà un’attesa vana se non ci sarà un vero e profondo cambiamento nel modo di governare la città.
Per questo c’è bisogno di un nuovo inizio.

ENTI LOCALI CONTRO LA CRISI
Abbiamo più volte constatato negli ultimi mesi come la portata della crisi economica abbia determinato un arretramento senza precedenti nella storia rispetto alle conquiste date fin qui per scontate, un arretramento violento che, in poche settimane, ha riportato il mondo, l’Europa e l’Italia, a prendere atto di licenziamenti di massa, della precarizzazione dell’esistenza dei cittadini e dell’esclusione di ogni diritto: aumento vertiginoso della cassa integrazione e della disoccupazione, endemicità del precariato e crescita della povertà in fasce sempre più diffuse della popolazione.
E’ perciò fondamentale che nelle piattaforme programmatiche per il governo dei Comuni ci siano punti  chiari:
1-    Creare d’intesa tra Comuni e Regioni, fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione.
2-    Diminuire le tariffe dei servizi (asili nido - refezione etc) e previsione di una fascia di esenzione, o del suo ampliamento, per le famiglie monoreddito dei lavoratori con un reddito netto inferiore ad €.15.000 l’anno.
3-    SOSPENSIONE delle RATE dei MUTUI per la prima casa e per le piccole attività commerciali e artigiane, attraverso convenzioni con gli istituti di credito.
4-    Difesa del potere d’acquisto delle famiglie, favorendo l’iniziativa dei GAS (Gruppi d’acquisto solidali) e dei GAP (Gruppi di acquisto popolare), favorendo i mercati su aree pubbliche, concordando con i produttori iniziative promozionali di vendita diretta, anche promuovendo accordi con la grande distribuzione.
5-      Esenzione dai pagamenti per i servizi pubblici locali per i giovani disoccupati, precari o comunque provenienti da famiglie a basso reddito.
6-      Verifiche fiscali per evitare che chi più evade, e quindi meno contribuisce al  mantenimento di quei servizi, sia favorito nell’accesso agli stessi.

ISTITUZIONI, PARTITI, SOCIETA’, CITTADINI
Occorre nel governo del Comune di Piombino una svolta radicale nel senso della ricchezza della partecipazione, della trasparenza, del rispetto dei cittadini.
  • Riequilibrare il potere del Sindaco, in maniera tale che il Consiglio Comunale possa indirizzare, controllare e  valutare le decisioni fondamentali,
  • Dotare i gruppi consiliari delle strutture e dei mezzi necessari per svolgere le loro funzioni in piena consapevolezza ed autonomia,
  • Modificare lo Statuto del Comune in maniera tale che l’uso del referendum consultivo sia più agevole,
  • Nominare gli amministratori delle aziende partecipate attraverso  procedure pubbliche nelle quali siano esplicitati i criteri di scelta tra i quali quello primario della competenza,
  • Approvare contestualmente al Bilancio Comunale tutti i bilanci della aziende partecipate,
  • Affidare incarichi e consulenze in casi assolutamente eccezionali.

EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE
L’investimento nel capitale umano, nell’intelligenza delle persone, nella loro capacità di sapere e saper fare è la leva fondamentale per la partecipazione sociale, per la qualità dello sviluppo per la vita dei singoli cittadini.
Il Comune operare per garantire:
  • Partecipazione degli adulti all'istruzione e alla formazione permanenti in misura pari al 15% degli adulti dai 25 ai 64 anni;
  • Percentuale media degli abbandoni scolastici prematuri non superiore al 10%;
  • Quota di adulti (da 30 a 34 anni) con un livello di studi elevato (diplomati scuola media superiore) pari almeno del 45%;
  • Media dei giovani di 15 anni insufficienti nelle competenze di base (lettura, matematica e scienze) dovrebbe essere inferiore al 15%, con una particolare attenzione dedicata alla lotta contro gli squilibri tra i sessi..

SANITÀ.
Guardia ginecologica e pediatrica 24 ore su 24; stabilizzazione delle situazioni di precarietà nei reparti, riduzione dei tempi di prenotazione e risposta per vari esami; pediatria e laboratorio analisi tornino ad essere Unità Operative e non sezioni distaccate.
La particolare collocazione geografica dell’ospedale di Piombino, lontano dai centri di Pisa e Livorno da una parte e da Grosseto dall’altra, reclama un ruolo dello stesso sempre più qualificato ed organizzato.
La priorità assoluta è il potenziamento sul territorio di una qualificata rete per le cure primarie, in primis potenziando i supporti logistico-sanitari della ASL nei confronti delle esperienze di aggregazione in gruppi dei medici di base, verso l’istituzione delle “unità di cure primarie”. Ciò significa anche potenziare i segmenti extraospedalieri dei percorsi assistenziali ed il loro efficace coordinamento con le attività ospedaliere, in modo da “avvicinare” la risposta sanitaria agli utenti, ridurre la domanda impropria verso il nosocomio e qualificarne le prestazioni nei casi che  appropriatamente richiedono il ricovero.
In questa ottica vanno potenziate (in risorse materiali, professionali e regolamentari) le varie forme di assistenza domiciliare, di attività specialistica extraospedaliera ed in generale dei servizi territoriali, anche attraverso l’elaborazione di specifici standards di efficienza-efficacia oggi aleatori.
Strutture sanitarie territoriali  forti sono la necessaria ed ineludibile premessa per l’innovazione organizzativa dell’ospedale e per la sua qualificazione, necessaria se si tiene conto delle distanze dai poli di Livorno-Pisa e di Grosseto. Anche la questione di un eventuale nuovo presidio ospedaliero non può essere affrontata (sia dal punto di vista finanziario che strutturale e organizzativo) se prioritariamente non si avvia, in maniera risoluta, il potenziamento della assistenza di base; altrimenti il cospicuo investimento necessario alla costruzione di un nuovo ospedale assumerebbe il sapore di una operazione speculativa e propagandistica: una cattedrale nel deserto, di incerto futuro, fardello finanziario sulle spalle di chi ha bisogno di assitenza sanitaria razionale e pianificata. Comunque una collocazione territoriale diversa dalla attuale richiede un quadro certo di accordi su scala regionale ed interprovinciale, un accurato studio sulla domanda e sui flussi ospedalieri, chiarezza di indirizzi programmatici ed una larga consultazione dei cittadini.
Vi sono inoltre delle emergenze che vanno affrontate rapidamente invertendo le linee di tendenza: la piaga delle liste di attesa, le situazioni di precarietà del personale sanitario ed ausiliario, il progressivo strisciante depotenziamento delle strutture ospedaliere al di fuori di ogni quadro di programmazione in funzione della effettiva domanda.

SOCIALE. UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA
E’ in questo contesto che deve essere programmata una nuova stagione per l’affermazione del diritto alla casa ed il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica.
In particolare le nostre proposte sul tema riguardano:
- abolizione del canale libero dei canoni per le abitazioni, e rafforzare la trattativa sindacale territoriale per il canone concordato;
- obbligo all’affitto a canone sociale e sostenibile per gli alloggi delle grandi proprietà pubbliche;
- certezza del diritto al sostegno all’affitto, anche attraverso finanziamenti regionali e comunali per sostenere le famiglie che hanno difficoltà;
- finanziamento (almeno l'1% della fiscalità generale stato, regioni, enti locali) per la politica sociale della casa;
- bloccare tutti i progetti di dismissione del patrimonio statale ed ERP, e recupero del patrimonio inutilizzato;
- prevedere interventi per la difesa e l’incremento della residenza nei centri storici, contrastando i fenomeni d’espulsione speculativa;
Occorre inoltre assumere impegni immediati tra l’emergenza e la programmazione abitativa:
- Iniziative umanitarie per offrire una sistemazione ai senza tetto.
- Estendere la tutela verso le famiglie colpite da sfratto per morosità incolpevole.


ASSETTO DEL TERRITORIO
Le decisioni adottate negli ultimi anni hanno incrinato fortemente la credibilità del Comune in materia di pianificazione del territorio.
Già durante il precedente mandato v’erano state scelte errate, che prendevano le mosse dallo stravolgimento del Piano Strutturale, con il dimezzamento delle aree industriali da restituire alla città. L’ultima amministrazione ha proseguito sulla stessa falsa riga, senza perseguire con fermezza la riqualificazione del territorio avendo come obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei cittadini che risiedono più vicino alla fabbrica.
Occorre ripristinare il principio dell’interesse pubblico nella pianificazione urbanistica ripristinando un rapporto tra pubblico e privato nel quale le decisioni pubbliche non siano una sequenza di interessi privati incoerenti.
Ciò vale anche per il porto ed il suo sviluppo che deve essere commisurato  a una realistica previsione, al recepimento dei finanziamenti, allo spostamento dei carbonili, il tutto con la possibilità di rendere funzionali  banchine e aree retrostanti.


AMBIENTE
L’obiettivo prioritario è la bonifica del territorio all’interno dell’area industriale. Risanare le arre oggetto di discariche abusive prodotte da scarto delle produzioni siderurgiche, spostamento e nuova cokeria commisurata solo alle esigenze  dell’azienda, spostamento dei parchi minerali e di carbone in nuovi impianti interrati e protetti, liberazione di parti del territorio non utilizzati dall’industria per iniziative i “protezione ambientale”, attività di produzione di energia rinnovabile, per nuove attività produttive non inquinanti. L’obiettivo è la drastica diminuzione dell’inquinamento nella città e sul territorio.
Ciò è possibile solo mediante un deciso intervento dello Stato nella gestione della fabbrica. In mancanza, ci sarebbero delle speranze solo in caso di acquisto da parte di un solo imprenditore dell’industria ora in amministrazione straordinaria. Di sicuro sarà molto più difficile perseguire tutele ambientali in caso di spezzettamento della fabbrica.
Occorre mettere in atto, anche attraverso incentivi, l’installazione dei pannelli solari per le abitazioni, l’obbligo per le nuove costruzioni di esse con la predisposizione di soluzioni per il risparmio energetico.
Trasformazione a metano della centrale ENEL di Torre del Sale. No a centrali a Biomasse con filiera lunga.
Protezione e risanamento della costa e degli arenili soggetti a frane ed erosione.
Rilancio della soc. Parchi in un discorso complessivo di salvaguardia e valorizzazione dei beni ambientali e culturali.


INFRASTRUTTURE
Priorità assoluta è la realizzazione della SS398.
E’ inoltre decisivo un sistema di mobilità persone e merci su ferrovia. Il tanto paventato spostamento della stazione ferroviaria al Chiassatello può avere un senso solo se si crea una tratta diretta Piombino – Campiglia, senza interruzione e deviazioni, con la stazione al Porto sul tragitto, eliminando il ramo tronco che conduce alla stazione marittima. Ciò sarebbe possibile spostando quest’ultima alla vecchia stazione di Portovecchio, come abbiamo spiegato con una delle osservazioni al piano urbanistico.
Il potenziamento ferroviario per merci in funzione dell’industria e del porto è un terreno auspicabile sul quale incentrare una sinergia tra Regione, FFSS, Autorità Portuale, Comune.

 OPERE PUBBLICHE ED ARREDO URBANO
In questo contesto l’obbiettivo è quello di migliorare la città dal punto di vista ambientale, della sicurezza, della mobilità urbana; renderla più a misura dei bambini e degli anziani, superare ogni barriera architettonica, procedere nella riqualificazione di “parti” della città, valorizzare beni ambientali, culturali e storici.
Per il centro storico l’attuazione della nuova biblioteca e gli altri progetti, devono procedere con il coinvolgimento dei cittadini. La riqualificazione di Marina ha come condizione il risanamento e la messa in sicurezza della costa prospiciente Cittadella.
Sono passati ormai diversi anni e ancora assistiamo al triste spettacolo di una Piombino devastata dai crolli e offesa nella tutela del suo panorama (vedi lo sfregio di via della Pace).
Sono ancora urgenze:
portare a compimento il progetto del Castello e dell’ex Pro-Patria e della completa loro valorizzazione,
Piano della mobilità urbana, rivisitazione della zona ZTL, progetto parcheggi e sistema piste ciclabili,
Riqualificazione di via Petrarca, dell’area tra corso Italia e Porto, dei giardini e delle aree a verde e parco,
Per lo sport interventi sulle strutture esistenti per manutenzione, nuovo stadio, ampliamento piscina, valorizzazione dell’attività sportiva, costruzione di nuove palestre idonee a fornire risposte alla crescente domanda degli sportivi di Piombino.
Interventi per la messa in sicurezza della costa urbana e per l’attuazione di interventi contro l’erosione, in particolare va risolto definitivamente il problema di Salivoli.
Per Baratti e costa Est deve assolutamente partire il progetto contro l’erosione della spiagge in un processo di revisione delle previsioni urbanistiche.
Per il Cotone e Poggetto la qualificazione passa definitivamente dalla attuazione del progetto di Città Futura, finora inattuato.
Per Riotorto l’attuazione della nuova scuola elementare, materna, nido, deve procedere  con un progetto di qualificazione urbana, di valorizzazione ambientale,
Per Populonia  St. interventi  su strade, illuminazione, per nuove aree a verde, valorizzazione della frazione in funzione del parco Baratti-Populonia. Nuovo centro civico.


INIZIATIVE PER L’UGUAGLIANZA DI GENERE
E’ ovvio che l’uguaglianza di genere non può essere perseguita in un solo Comune ma è anche  vero che il Comune non può dimenticarsene, tanto più a Piombino dove per fattori storici la disuguaglianza, ad esempio per quel che riguarda il lavoro, è così accentuata.
Per questo, nell’ambito di una governo della città che sempre ed in ogni decisione deve tener presente il tema dell’uguaglianza di genere in tutti gli aspetti della vita sociale, economica e politica, in particolare proponiamo quattro progetti:
  • Incoraggiamento e sostegno all’imprenditoria femminile,
  • Garanzia  e promozione  dei diritti della donne alla salute sessuale e riproduttiva,
  • Potenziamento e qualificazione dei servizi per fermare la violenza domestica e relativa al genere, inclusa quella perpetrata ai danni delle donne appartenenti a minoranze etniche,
  • Uguale rappresentanza per donne e uomini nel caso di scelte che tengano di conto di competenza, preparazione e capacità.



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