sabato 10 maggio 2014

Risposte a:" Toscana Oggi" di Fabrizio Callaioli Candidato Sindaco per PRC Piombino



      DOMANDE DI TOSCANA OGGI :

    1) Qual'è secondo lei il principale problema della sua città e come pensa di affrontarlo?


    2) Ha in programma azioni a sostegno della famiglia, specie di quelle numerose?

    3) Quali azioni intende intraprendere per rispondere 
    al problema della mancanza di lavoro soprattutto di quello giovanile?

    4) Di fronte alle povertà vecchie e nuove quali armi intende usare?





    1. Il problema principale di Piombino è sicuramente
      il lavoro, quello che non c’è, e quello che stiamo per perdere. La situazione delle grandi fabbriche siderurgiche è preoccupante. Anche la SOL è in grossa difficoltà. Le stime prevedono che più di 4.000 lavoratori stiano rischiando il posto di lavoro, e con loro anche commercianti, artigiani e liberi professionisti. Credo che la soluzione a questo problema possa essere solo
      NAZIONALIZZARE la fabbrica. La ristrutturazione di cui la Lucchini ha bisogno è di
      dimensioni tali che credo solo lo Stato possa sostenere, occorrono ingenti investimenti, e siccome i regali sono finiti, lo stato dovrà gestire quella fabbrica direttamente o in società con il privato (se ci sarà). Occorre salvare la fabbrica non per mero assistenzialismo come sostiene qualcuno, ma perché la produzione di acciaio è strategica per le nazioni industrializzate, basti pensare che il primo trattato europeo stipulato fu quello della CECA (comunità europea per il carbone e l’acciaio). Naturalmente tutto ciò non è sufficiente, occorre sviluppare adeguatamente il porto, sia come terminal commerciale che come polo per la rottamazione, se l’impatto ambientale lo consentirà.


    2. Sicuramente dovranno essere adottate strategie di sostegno per le famiglie in difficoltà, che non
      sono solo quelle numerose. Riparametrare le imposte comunali secondo criteri che rispettino una proporzione più adeguata della attuale ai redditi familiari. Interventi a sostegno della casa, non solo con erogazioni assistenzialistiche ma anche incentivando l’edilizia popolare. Ritengo inoltre che debba essere ripotenziato il Servizio Sociale per aumentare la capacità di intervento in assistenza delle famiglie.

    3. La risposta è ovviamente collegata a quella relativa alla prima domanda. E’ chiaro che, accanto alla difesa del polo industriale, la
      diversificazione economica sia essenziale per rilanciare l’economia e soprattutto l’occupazione giovanile. Insieme al porto, al commercio e al turismo, si deve pensare ad una modernizzazione delle strutture produttive e delle aziende di fornitura dei servizi, in maniera da mettere a frutto le competenze giovanili, fra cui ad esempio la maggior diffusione di conoscenze informatiche. E’ importante anche adoperarsi per migliorare l’offerta formativa di questo territorio, mi riferisco ovviamente alla scuola superiore, così da fornire ai giovani le competenze più facilmente spendibili nel mercato della zona.

    4. Io appartengo ad un partito dalla forte
      strutturazione ideologica, per questo credo che si debba programmare l’economia in modo da non
      lasciare nessuno indietro e da affrancare ciascuno dai bisogni primari. Quindi, ritengo necessario indirizzare le risorse a disposizione dell’amministrazione locale nella tutela dei servizi e nell’implementazione delle assistenze, sempre nell’obiettivo di favorire un’economia che riduca al massimo il numero delle persone bisognose.


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