di Fabio Amato, candidato nel collegio Centro lista L'altra Europa con Tsipras.
Tutti i media europei e naturalmente quelli
italiani, danno ampio risalto all’affermazione dell’estrema destra francese
alle elezioni municipali in Francia. Un dato sicuramente significativo e
preoccupante, anche se limitato ai pochi comuni in cui erano presenti liste
della destra nazionalista di Marine Le Pen.
Il risultato negativo del Partito Socialista
Francese era annunciato. Hollande ha deluso non poco le aspettative di
cambiamento suscitate con la sua elezione, seguendo come i suoi colleghi
socialisti europei la via dell’austerità e dell’obbedienza all’ortodossia
neoliberista europea. Ma c’è anche un altro dato, che non è riportato dai
media, ed è la presenza di una opposizione di sinistra al governo
socialista, un’opposizione che in più di 100 città, con il Front de
gauche, supera il 10% dei voti. Il Front de Gauche non è stato conteggiato in
quanto tale, perché hanno purtroppo pesato le divisioni che hanno visto i suoi
protagonisti presentarsi diversamente a livello locale, in alcuni casi alleati
dei socialisti, in alcuni no. Un errore che non si presenterà alle prossime
elezioni europee.
In Francia, come nel resto d’Europa, non c’è solo
Le Pen. A contrastare le politiche antipopolari di Hollande e della Troika c’è
un’opposizione di sinistra a questa Europa. Un’opposizione che non gioca sul
sentimento nazionalista, sulla propaganda xenofoba e razzista contro gli
immigrati, ma sul tema della rifondazione democratica e sociale dell’Europa.
Sulla disobbedienza ai trattati neoliberisti e alle loro regole che producono
recessione economica, disuguaglianza e disoccupazione. Un’opposizione che alle
europee sarà unita con il Front de Gauche, nel sostegno alla Sinistra Europea e
ad Alexis Tsipras.
La speranza del cambiamento in Europa non passa
attraverso il sentimento egoistico di divisione e di isolamento. Può vivere
solo con un’unità dei popoli europei che punti a cambiare i trattati, a partire
dal Fiscal compact, e a riconquistare la sovranità popolare sequestrata
dai mercati.
È l’unità dei popoli, e non la loro divisione su
basi nazionaliste, che può battere l’austerità e la grande coalizione che la
sostiene. Sono i movimenti popolari contro l’austerità, come quello della
Marcia della dignità del 22 Marzo in Spagna, anch’essa ignorata dai media
nostrani, così come le mobilitazioni in Portogallo e in Grecia contro la
Troika. Questa rimozione dell’alternativa progressista all’Europa dell’austerità risponde
ad una logica precisa, non è casuale. Presentare le prossime elezioni europee
come alternativa fra l’Europa neoliberista della grande coalizione e forze
populiste e nazionaliste.
Esiste
invece un’altra possibilità, quella rappresentata dalla Sinistra
Europea
e dalla candidatura di Alexis Tsipras,e che in Italia vive nella lista
l’Altra
Europa con Tsipras. La possibilità e la speranza di rimettere in
discussione
radicalmente questa Ue, di riconquistare democrazia e diritti
sociali, un’altra
idea di integrazione, libera dal neoliberismo e dalla paura.
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