giovedì 10 luglio 2014

GRUPPO REGIONALE PRC: MOZIONE SU SMANTELLAMENTO DELLA COSTA CONCORDIA


Firenze, 10 luglio 2013   

                                                                        

Oggetto: Mozione in merito “allo smantellamento della Costa Concordia”

Ricordata

immagine tratta da internet
La tragedia della nave Costa Concordia nel gennaio 2012 che ha visto oltre trenta vittime e l’incagliamento della nave presso l’isola del Giglio

Che dopo il raddrizzamento del relitto e un iter tormentato il Governo nazionale ha deciso per lo smantellamento nel porto di Genova, negando quindi questa possibilità – in un primo tempo apparsa – che tale operazione si potesse svolgere nel – presto potenziato ad hoc – porto di Piombino

Che – a quanto consta - nella conferenza dei servizi ad hoc la Regione Toscana si era opposta alla scelta di smantellamento a Genova ma che non è mai ricorsa contro le decisioni finali del Governo in merito.

Che concluse le operazioni necessarie presso l’isola del Giglio – e adempiuti gli ultimi obblighi procedurali – salvo imprevisti fra pochi giorni il relitto dovrebbe partire alla volta di Genova.

Che così attraverserebbe – per un viaggio di previsto in circa 5 giorni, mentre sarebbe stato circa uno quello per raggiungere Piombino – un lungo tratto di mare con dentro l’area protetta del Santuario dei Cetacei, con i conseguenti fortissimi rischi di sversamento in mare dei carichi potenzialmente inquinanti presenti nel relitto stesso e rischi di inabissamento del relitto.

Evidenziato

Che – a quanto consta - il relitto della nave Concordia non è considerabile un’imbarcazione perché non in grado di galleggiare autonomamente;

che anzi, la sua elevata pericolosità ambientale, per la gran quantità di sostanze tossiche ancora presenti al suo interno e nella composizione delle sue strutture, la rende sicuramente qualificabile – a quanto risulterebbe - come “rifiuto speciale”, corrispondente ai requisiti stabiliti dalla legislazione particolare in materia di rifiuti appunto per individuare i “rifiuti speciali”;

che per la legislazione vigente la gestione, lo smaltimento e/o distruzione del rifiuto speciale è di competenza esclusiva della Regione;

che la detta normativa risulta assolutamente inderogabile;

che quand’anche il relitto venisse considerato un oggetto di competenza della marina mercantile e del rispettivo ministero, la natura specialistica pertinente i rifiuti ne rende applicabile la relativa normativa in deroga della legislazione generale in materia di natanti e amministrazione marittima, ciò in applicazione del principio per cui la legge speciale deroga quella generale;

sottolineato quindi

che la competenza a decidere il destino del relitto della nave Concordia è della Regione Toscana;

che il provvedimento del governo nazionale, con cui si prevede il trasporto e lo smaltimento del relitto della Concordia a Genova appare del tutto lesivo delle prerogative della Regione Toscana, avendo assunto una decisione di esclusiva competenza regionale;

che tale lesione configura un conflitto di attribuzione tra Stato e Regione, regolabile di fronte alla Corte Costituzionale ai sensi dell’art.134 della Costituzione della Repubblica Italiana;

che il giudizio idoneo a dirimere il conflitto in parola, secondo l’orientamento consolidato del Giudice delle Leggi, può essere introdotto solo da uno degli enti direttamente interessati dallo sconfinamento di poteri, e quindi in questo caso dalla Regione Toscana nella persone del suo Presidente (Governatore) pro tempore;

Ricordato infine

Che associazioni ambientaliste, anche di carattere regionale, e organizzazioni sindacali hanno presentato petizioni e prese di posizione esprimendo forti dubbi e contrarietà rispetto all’iter seguito per decidere la destinazione della Costa Concordia nonché netta contrarietà, di merito, per la scelta del trasferimento a Genova

Che il porto di Piombino fra poche settimane dovrebbe essere pronto per accogliere la Costa Concordia al fine del suo smantellamento, e che questa è sempre stata la scelta indicata dalla Regione Toscana


Impegna la Giunta Regionale e il suo presidente

A ricorrere, con la massima urgenza, alla Corte Costituzionale, chiedendo di dirimere il conflitto tra Stato e Regione Toscana in ordine al destino del relitto della nave Concordia, dichiarando la Regione Toscana unico ente competente a decidere come e dove trasportare e smaltire il detto relitto.


La Consigliera

Monica Sgherri

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