sabato 13 giugno 2015

Blocco degli scrutini Val di Cornia/Elba, Solidarietà e sostegno del PRC.

I docenti protestano contro il ddl "La Buona Scuola" del Governo Renzi con adesioni record, tra il 90 e 100% in tutte le scuole italiane. Dietro il paravento delle circa 100.000 assunzioni di precari, il ddl presenta uno scenario degradante per l'intero sistema scolastico.
 


• La riforma cancella di fatto il contratto nazionale di lavoro (art 23 comma 5 - “Le norme della presente legge sono inderogabili e le norme e le procedure contenute nel CCNL contrastanti con quanto previsto dalla presente legge sono inefficaci”).
 
• I Presidi assumeranno la totale responsabilità della scuola, azzerando le prerogative degli organi collegiali; sceglieranno i docenti da un albo territoriale, eludendo qualsiasi graduatoria ed esponendo la scuola a fenomeni come il clientelismo; decideranno sulla didattica e sulla formazione obbligatoria, cancellando la libertà d'insegnamento.
 
• La valutazione degli studenti sarà sempre più basata sui Quiz Invalsi, prove standardizzate e decontestualizzate che riducono l'insegnamento ad addestramento.
 
• La valutazione dei docenti, che sarà affidata al Dirigente e a una commissione formata da altri docenti, genitori e alunni, oltre ad avere conseguenze sul piano retributivo, comporterà l'aumento della competizione all'interno del corpo docente annullando lo spirito cooperativo sul quale dovrebbe basarsi la scuola.
 
• Le risorse delle scuole potranno arrivare anche da donazioni private e finanziamenti di imprese e privati, con il conseguente aumento del divario tra le scuole e la subordinazione della didattica agli interessi dei privati.
 
• Sono previsti ulteriori sgravi fiscali per chi iscrive i figli a scuole private già foraggiate con soldi pubblici mentre nelle nostre aule crollano i soffitti.
 
NO ALL'AZIENDALIZZAZIONE E AL CLIENTELISMO NELLA SCUOLA PUBBLICA
NO ALLE CONCESSIONI ALLE SCUOLE PRIVATE E ALLE INGERENZE DI PRIVATI E INVALSI
SI ALLA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AL DIRITTO ALLO STUDIO
SI ALLA RIQUALIFICAZIONE E AL POTENZIAMENTO DELLA SCUOLA PUBBLICA

Forti del risultato delle mobilitazioni di massa di queste settimane, del risultato dello sciopero degli scrutini e della sconfitta del Governo sul parere di costituzionalità in prima commissione, ci impegnamo fin da ora a promuovere altre iniziative di lotta per bloccare il ddl e far sì che non arrivi in Senato.
Chiediamo a genitori, studenti e cittadini di informarsi sulla protesta e solidarizzare con le prossime iniziative.

LA SCUOLA PUBBLICA È UN BENE DI TUTTI DIFENDIAMOLA INSIEME




Comunicato dei docenti in sciopero :
 

Grazie all'alta adesione allo sciopero da parte dei docenti su molte scuole della Val di Cornia c'è stato un blocco quasi totale delle operazioni di scrutinio. Al Foresi e al Brignetti di Portoferraio si è registrato un blocco del 100% degli scrutini, così come alle medie Guardi, all'IPSIA e all'ITI di Piombino. All'ISIS Einaudi - Ceccherelli di Piombino sono stati bloccati gli scrutini di 23 classi sui 25 previsti, il 92%, solo perché alcune classi sono state calendarizzate al di fuori delle giornate di sciopero. I docenti hanno aderito al blocco degli scrutini come atto di protesta contro il ddl “ La Buona Scuola”, in via di approvazione al Senato. 

L'iniziativa sta facendo registrare adesioni record, tra il 90 e 100% in tutti i plessi italiani, nonostante il blocco degli scrutini e la loro successiva riconvocazione creino disagio soprattutto ai docenti stessi: portare avanti una protesta del genere e di queste dimensioni significa che la volontà di protestare contro il ddl e di evitarne l'approvazione in Senato è veramente fortissima. Significa che pur di manifestare il proprio dissenso rispetto alle proposte del Governo i docenti sono disposti a sacrificare tanto e non intendono fermarsi.

Dietro la promessa di circa 100.00 assunzioni di precari, il ddl presenta infatti uno scenario degradante per l'intero sistema scolastico : cancellazione di fatto del contratto nazionale di lavoro, strapotere dei presidi e rischio di clientelismo, totale assenza nel ddl di misure per l'assunzione dei precari della terza e della seconda fascia e per il personale ATA, azzeramento delle prerogative degli organi collegiali, un sistema di valutazione dei docenti affidato a commissioni poco trasparenti formate addirittura da studenti e genitori, finanziamenti privati alle scuole per sopperire alle mancanze e all'indifferenza del governo e del Ministero, con il conseguente aumento del divario tra le scuole e la subordinazione della didattica agli interessi dei privati, finanziamenti incostituzionali alle scuole paritarie.

Forti del risultato delle mobilitazioni di massa di queste settimane, del risultato dello sciopero degli scrutini e della sconfitta del governo sul parere di costituzionalità in prima commissione, i docenti si impegneranno fin da ora a promuovere altre iniziative di lotta per bloccare il DDL e far sì che in Senato non ci arrivi mai.


I docenti chiedono a genitori, studenti e cittadini in generale di informarsi sulla protesta e solidarizzare con le prossime iniziative.


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