Piombino, 22.02.2014
Le dichiarazioni del Direttore Generale ASL 6, sul
Tirreno del 18 u.s., riguardanti il rendiconto 2014 fanno accapponare la pelle.
Nonostante anni e anni di tagli si devono ancora ridurre le spese di 30 milioni
di euro. E le soluzioni quali sono? Privatizzazione del front office e poi
privatizzazione della specialistica. Stanno svendendo la sanità pubblica pezzo
per pezzo. Con la costituzione delle Aree Funzionali Territoriali si sta consegnando
una fetta della medicina del territorio ad una categoria, i Medici di Famiglia,
che di fatto non fa parte del SSN ma è con questo convenzionata; un’altra forma
di esternalizzazione. Avevamo già segnalato in sede istituzionale l'incredibile
impegno di denaro per la costruzione dell’Ospedale di Livorno, un impegno che
durerà 34 anni con esorbitanti cifre da sborsare, alla faccia dei risparmi. Il
direttore, interrogato, scrisse al consiglio comunale di stare tranquilli. E
questo è il risultato? Per i prossimi anni si prevedono solo tagli su tutto
dalla cancelleria in su, bacchettate ai medici pubblici e convenzionati, perche
limitino le prescrizioni alle reali necessità (ma c'era bisogno di dirlo?
L'appropriatezza era già un baluardo della 833, buonanima..). Il protocollo
firmato per la costruzione della Casa della Salute a Piombino prevedeva la
costituzione di un gruppo di lavoro e che comunque il Consiglio Comunale
sarebbe stato stato informato regolarmente sullo stato di avanzamento del
progetto. Non ne sappiamo più niente. Ma i soldi, che in parte dovevano
provenire dalla vendita degli immobili di proprietà Usl del territorio, ci
saranno ancora nel quadro descritto dal Direttore Generale?
Rifondazione Comunista non si oppone a prescindere
alla costruzione di strutture moderne, adeguate ai bisogni dei cittadini,
accoglienti, che radunino tutti i servizi e i medici di famiglia, magari ben
servite dai mezzi pubblici, aperte tutto il giorno, in modo da creare meno
disagi possibile alla popolazione, come la Casa della Salute, e neanche si
oppone a prescindere a un ospedale nuovo, all’avanguardia, con un bacino di
utenza maggiore e con servizi aggiuntivi e migliorativi per i cittadini della
Val di Cornia. Ma sulla Casa della Salute tutto tace, dell’Ospedale non se ne
parla, e non si sa da che parte possano arrivare i soldi, visto che pubblici
non ce ne sono e che quello che si potrebbe offrire al privato con il
meraviglioso project financing, è già in mano a chi costruisce l’Ospedale di
Livorno (si ricorda: tutti i servizi non sanitari per 34 anni da Livorno
all’Elba..), a meno che non si voglia cedere al privato partner i servizi
sanitari….. E poi la 398 fino al porto, necessaria per il collegamento con
questo nuovo ospedale, quando si inizia? E’ di pochi giorni fa la notizia che
l’iter ha subito un altro stop.
In breve Rifondazione Comunista pensa che per una
sanità che funzioni serva un percorso ospedale territorio che non abbandoni il
cittadino ma che lo segua da casa al reparto e dal reparto a domicilio. Per
ottenere questo è essenziale mantenere due punti di forza della Zona val di
Cornia, l’ospedale e la gestione integrata ed unificata dei servizi socio
sanitari e di alta integrazione.
Inoltre,
Rifondazione Comunista pensa che il servizio sanitario pubblico debba tornare
ad essere una priorità, che debba essere totalmente finanziato con la fiscalità
generale, che sia disancorato dal pareggio di bilancio, perche la sanità è un
servizio pubblico essenziale. L’aziendalizzazione ha messo il SSN alla merce
del mercato. Avere come unica soluzione solo il taglio di spesa significa aver
fallito su tutti i fronti. Aver creduto che le prestazioni sanitarie si
potessero trattare alla stregua di un qualunque altro prodotto commerciale è
stato un errore madornale.. Quando si tolgono milioni di euro dal Fondo
Sanitario Nazionale si generano effetti devastanti sui territori, con tagli di
risorse e personale che coincidono solo con il peggioramento del servizio di
cui ha bisogno il cittadino.
Uno Stato
moderno e democratico deve tornare a fare programmazione industriale e trovare
gettito fiscale dal rilancio dell’economia nazionale e trovare così le risorse
per garantire i servizi.
Per
questo ci opponiamo alle politiche neoliberiste e ai tagli, oggi più che mai,
dato atto che la Regione Toscana ha deciso di "cambiare verso..."
Partito Rifondazione Comunista
Circolo “V. Corallini” Piombino
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