“PIOMBINO NON DEVE CHIUDERE”.
ATTACCA UNO STRISCIONE!!
Vista la drammaticità della
situazione dell’industria piombinese nel suo complesso e le ripercussioni che
tale situazione ha sull’economia cittadina (commercio, piccola impresa) tanto
che ormai si spendono termini come “disastro sociale”, Rifondazione Comunista
invita la popolazione ad aggiungere
al solitario striscione sulla rotonda d’ingresso alla città, altri
striscioni alle proprie terrazze o finestre con la scritta “Piombino non deve
chiudere”.
Il disastro sociale annunciato
purtroppo non è una metafora e si concretizzerà in assenza di un forte
intervento pubblico a sostegno della produzione industriale, intervento che
impedisca la chiusura del secondo polo siderurgico nazionale, viste anche le condizioni
pessime in cui versa il primo polo siderurgico nazionale (Taranto), con il
quale si stanno chiedendo invano sinergie.
Sono da ricercare soluzioni che
tutelino l’ambiente e la salute, e tecnologie d’avanguardia che permettano
produzioni di qualità in modo da creare un grande polo industriale/portuale
preso atto anche degli investimenti previsti per il Porto di Piombino. Tutto
questo mantenendo in attività
l’altoforno e soprattutto garantendo i posti di lavoro oggi e in futuro.
Per questo vogliamo
sensibilizzare la cittadinanza affinché si senta tutta coinvolta in modo
solidale e collettivo in questa battaglia per il mantenimento del polo
siderurgico a fianco dei lavoratori.
A tal fine sabato 7 settembre
mattina consegneremo alcuni striscioni già pronti in un nostro banchetto davanti
alla Coop di Salivoli.
Partito Rifondazione Comunista
Circolo “V. Corallini” Piombino
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