sabato 6 luglio 2013

...MA ALLA FINE DI OSPEDALI " NE RIMARRA' SOLO UNO" .....?? (Highlander docet..)

L'OSPEDALONE PAC MAN DI LIVORNO..


In relazione alla costruzione del nuovo Ospedale di Livorno apprendiamo dalla stampa ( Il Tirreno 2.7.2013) che l’Assessore Marroni  garantirà la copertura finanziaria dei 109 milioni anticipati dalla regione Toscana,nel caso l’Asl 6 non riesca a vendere i beni immobiliari di proprietà Asl nella città di Livorno. Non solo, ma l’Asl 6 dovrà pagare alla Società costruttrice 33 milioni di euro all’anno per 34 anni  come proventi per la gestione dei servizi non sanitari. Allora siamo andati a guardare bene cosa dicono la convenzione di concessione e il disciplinare di gara pubblicati sul sito dell’Asl 6  e dalla lettura si rileva, fra le altre cose
a.     che la Società, per la cifra indicata dalla stampa, gestirà tutti i servizi non sanitari della USL n. 6 (lavanolo, ristorazione, smaltimenti rifiuti, pulizie vigilanza, portierato, facchinaggio, manutenzione immobili,  gestione del verde etc etc),  oltre a fornire arredi sanitari, non sanitari ed altro;
b.     che  l’importo suddetto sarà corrisposto dalla Asl in funzione delle prestazioni erogate, fermo restando che la Asl dovrà assicurare un livello minimo di prestazioni per ogni servizio e che se tale livello minimo non venisse garantito, la Asl oltre il pagamento della tariffa dovrà corrispondere un importo aggiuntivo
c.      che a causa dell’utilizzo del project financing la Asl si impegna a vincolare risorse che non risultano gravate da altro specifico vincolo di destinazione, per legge o provvedimento regionale,  al pagamento delle tariffe spettanti alla Società depositandole presso il proprio conto con specifico vincolo di destinazione. Per meglio garantire tutto ciò la Asl  dà mandato irrevocabile al proprio Tesoriere di effettuare tutti i pagamenti della tariffa nella misura e nei tempi previsti dalla convenzione ( 33 milioni annui di euro per 34 anni, si legge sul giornale).

Ci chiediamo anche, a questo punto, se le Amministrazioni hanno valutato le ricadute negative che si avranno sulla piccola impresa della Zona VAl di Cornia che per i prossimi 34 anni, salvo subappalti, non avrà mai modo di poter supportare i servizi socio sanitari  attraverso le proprie prestazioni visto che ogni tipo di servizio non sanitario  per l’intera Asl 6 sarà fornito dalla Società costruttrice dell’Ospedale di Livorno. Ci sembra un aspetto importante in un momento in cui anche l’indotto legato alla Lucchini ha qualche problema..

Inoltre siamo sicuri che l’obbligo di destinare 33 milioni di euro l’anno per 34 anni, con mandato irrevocabile di pagamento e di rispetto dei tempi, e l’obbligo di assicurare un livello minimo di prestazioni per il solito periodo,  non comprometta investimenti in termini di attività e di risorse umane per il nostro Ospedale e la nostra Zona? Che succede se in questi 34 anni ( che non sono pochi e durante i quali può accadere di tutto..) non riusciamo più a mantenere il livello il livello minimo di prestazioni per ogni servizio gestito dal concessionario? Paghiamo penali su penali o magari siamo pronti a cedere anche qualche servizio sanitario al privato?

Sempre dalla stampa ( Il Tirreno 11. 5 2013) apprendiamo la volontà della Asl 6 di realizzare una riorganizzazione strutturale nella nostra città pensando di realizzare una Casa della Salute nella Città di Piombino  attraverso, oltre a finanziamenti regionali, la vendita di immobili di proprietà Asl siti in città.  Da parte del Comitato del sì alla fusione di Campiglia e Suvereto ( Il Tirreno  21.6.2013) viene proposta addirittura la realizzazione di altre Case della Salute nell’ipotetico costituendo nuovo Comune, vendendo anche la RSA di Campiglia Marittima, pur mantenendone il servizio. Ci piacerebbe sapere se l’Assessorato regionale garantisce anche alla Val di Cornia la copertura finanziaria per la realizzazione della o delle Case della Salute,  nel caso neanche qui si riuscisse a vendere gli immobili di proprietà Asl 6…

 Le Amministrazioni, per esempio, hanno avuto garanzie certe che il ricavato della vendita delle strutture immobiliari di proprietà Asl 6 di Piombino, e eventualmente della Val di Cornia sia utilizzato e reinvestito nella nostra Zona e nel nostro Ospedale e che non si rischi invece che possa, se del caso, servire a mantenere gli obblighi aziendali già descritti nei confronti della Società costruttrice l’Ospedale di Livorno?
In una situazione già drammatica per i servizi socio sanitari territoriali già oggetto di riorganizzazioni taglieggianti, anche a causa di finanziamenti statali ridotti al lumicino, noi temiamo che l’operazione Nuovo Ospedale di Livorno possa diventare un mostro che si mangerà ogni risorsa disponibile per la realizzazione di servizi per i cittadini dell’intero territorio provinciale e chiediamo ai Sindaci certezze e garanzie sulla tenuta e sulla valorizzazione di tali servizi nel nostro territorio affinché i lacci e lacciuoli in cui l’Asl 6 si è imbrigliata per la costruzione del mega ospedale ( a 20 minuti da Cisanello, lo ricordiamo…) non strangolino le Zone e gli Ospedali periferici.

Federazione Partito Rifondazione Comunista
Piombino Val di Cornia Elba

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